Corsi di maglia

Ho imparato a lavorare a maglia e a uncinetto con mia nonna e mia mamma. Durante l'inverno si passavano le serate invernali tra gomitoli, uncinetti e ferri. Ho imparato facendo, mi divertivo a giocare con i colori e le forme.
Ho confezionato la mia prima sciarpa a undici anni, per un regalo di Natale. Ricordo ancora la mia gioia vedendo aprire il pacco e l'espressione sorpresa dell'amica per cui avevo lavorato. Aver creato qualcosa di utile, da sola, il tempo e l'impegno dedicati erano la soddisfazione più grande.
Poi, crescendo, ho continuato con maglioni, pantofole, coperte, oggetti per la casa...
A diciotto anni sono rimasta ferma per un inverno a causa di una gamba rotta. Ho sferruzzato fino alla primavera, fino a farmi venire mal di schiena. Ho fatto la mia prima coperta usando gomitoli usati, recuperati da vecchi scialli, maglie dismesse. Disfavo tutto quello che era di lana e si potesse riutilizzare.
Qualche anno fa le amiche hanno cominciato a chiedermi di insegnare loro qualche punto, qualche lavorazione. Così è nata l'idea di proporre dei momenti di condivisione per chiunque volesse imparare.
Anno dopo anno riscopro quanto sia divertente, catartico, rilassante e fonte di soddisfazione per le persone che imparano.

Come la meditazione

Lavorare a maglia assomiglia alla meditazione. Ripetere sempre gli stessi gesti, minuto dopo minuto, in silenzio, coordinando il movimento alla respirazione può essere come la recitazione di un mantra. Si può raggiungere uno stato di benessere simile a quello cercato nella meditazione o nella pratica dello yoga, attività che pratico regolarmente.


Le mani di una partecipante nel 2013

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